Da piccola ero inappentente.
Non c’era granché che mi stuzzicasse l’appetito, ero capricciosa e schizzinosa.
Forse, un gran piatto di patate fritte, se la memoria non mi inganna e il pezzo di pane bagnato nella salsa di pomodoro fresco, si questo lo ricordo bene, non esistavo.
Non potevo certo nutrirmi solo di questo e mia mamma insisteva proponendomi la carne,il pesce,la pasta quasi esclusivamente con minestra, non c’era di certo scelta.
Mangiavo lentamente e scartavo tutto, la buccia dei pomodori, i semini, il basilico,il prezzemolo,l’aglio e la cipolla, tutto doveva essere rigorosamente passato ma non era sempre cosi’, mia mamma non sempre aveva il tempo e poi non stava troppo a complicarsi la vita preparando esclusivi piatti per me.
E cosi che ho imparato a mangiare tutto, con il tempo.
Cosi faccio con i miei figli. So che questa crostata dai profumi estivi, ricorperta di pomodori caramellati, difficilmente l’avrebbero amata…
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