E’ da un secolo e mezzo che non pubblico un articolo in questo spazio e in qualche modo non lo sto facendo neppure ora dato che da qui rimando al post pubblicato stamattina su TerraUomoCielo.
Ho scritto di uno dei miei posti preferiti, l’Enoteca Tresanda a Sarnico, un locale dove si sta sempre bene.
Iniziamo una nuova rubrica enofila nella quale, di lunedì, a cadenza irregolare e come unica costante la curiosità, raccontiamo un vino di Sicilia, di cui ci siamo innamorati.
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Just as in art, music, dance, and literature, trends in cooking go in and out of vogue. The latest movement to sweep the world’s kitchens is molecular gastronomy, essentially the application of the scientific method to food preparation and presentation.
It is imperative to not only create a mouth-watering dish, but to produce one that looks good too. The visual presentation of your plates should stimulate the appetite; in this post I will show you food presentation with a few simple tips and tricks. Once you learn the basics you enjoy it more than cooking.
So, what is plate presentation? How do you design a plate? What are the do’s and don’ts? These are things which we will discuss here. The first step is to try to visualize the plate in your mind. What do you want it to look like? Is there a design idea you want to deliver…
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It’s that time again that my friends inside the kitchen cupboards are begging to get my attention. When I opened the cupboard, I was in shock when I see some of the ingredients on strike. I calmed them down and talked to them saying that I could not use all of them in one time. After a not so long time discussing with them, there was a small voice from a small bottle saying to get it first. That voice is from sambal oelek.
I wanted to make the sweet chili sauce again, but I also want to try something else. So I called a friend named Google and it helped me find a very easy recipe. And I believe my friend knows me so well that it led me to a recipe that is very lovely with egg. 😀
Sambal minced beef is very easy as you just…
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Pane raffermo
1 rametto di rosmarino
1 spicchio d’aglio
10 foglie di salvia
Prezzemolo v
1 pizzico di sale
Tagliate a fette il pane e tostatelo nel forno caldo a 180° una decina di minuti girandolo ogni tanto. Oppure lo potete tostare in microonde, in una padella o nel tostapane. Lascialo raffreddare altrimenti poi sarà umido e sarà più facile che formi muffa. Stacca le foglie di salvia e gli aghi dal rametto del rosmarino, taglia a metà l’aglio. Inserisci il pane in un frullatore assieme ad un pizzico di sale allo spicchio d’aglio tagliato a metà alle foglie di salvia, il prezzemolo e agli aghi di rosmarino. Trita alla massima velocità per un paio di minuti fino ad ottenere un composto fine o se preferite tritato grossolanamente tritatelo meno.
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Originally posted on cucina e cantina | Le Langhe tra ricette e fotografia:
Mi ritrovo qui a riscrivere l’intro di questo post, dopo quello che è successo in Italia durante l’ultima settimana, mi sembrava un po’ stupido ed effimero parlarvi di ghiaccioli,…
Curiosità e nuove avventure sono il mio pane quotidiano, e anche stavolta non ho saputo resistere ad entrambe. Hanno bussato alla mia porta, sotto forma di un nuovo progetto,’Con gli occhi delle Blogger’ per il sitoGuarda tu Stessodi Barillae io vinta dalla mia inarrestabile curiosità non ho saputo dire di no. E quindi, fatta la valigiasono partita alla volta di Parma, alla scoperta della sede produttiva di Barilla.
Cosa ho fatto in Barilla?! Ve lo spiego subito….
Io ed altre cinque blogger siamo state chiamate per guardare con i nostri occhi, le lavorazioni dei sughi: sei blogger, due squadre, qualità e bontà, e un solo obiettivo, scoprire più da vicino come viene preparato il pesto alla genovese Barilla.
Devo essere onesta, io non sono solita usare sughi pronti, anzi, se devo dirvi tutta la verità, ammetto che la mia cucina non l’hanno davvero mai vista.
Le…
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MAXIMUSOPTIMUSDOMINUS 